Archeologia e cultura materiale nel Medioevo

Video presentazione del saggio “Archelogia e cultura materiale nel Medioevo” (Bononia University Press, 2021) di Enrico Cirelli con la partecipazione dell’autore e di Giuseppe Sassatelli, ordinario di Etruscologia e Antichità Italiche all’Università di Bologna.
Il medioevo è spesso considerato un periodo drammatico per le società umane, caratterizzato da un impoverimento tecnologico e da un regresso nelle capacità produttive, con un ritorno a forme di insediamento e di organizzazione del lavoro confrontabili solo con la preistoria.In che modo l’archeologia può aiutare a destituire di fondamento questa tradizione, fortemente radicata nella mentalità dei nostri contemporanei? Con la lettura di questo libro vi proponiamo una nuova interpretazione e un diverso punto di vista della cultura materiale e delle forme di produzione sviluppate durante il medioevo. Vi sono differenze molto consistenti da una regione all’altra del territorio europeo e del Mediterraneo, ma tutto questo periodo è segnato da straordinarie nuove invenzioni e da piccole rivoluzioni tecnologiche.In Archeologia e cultura materiale nel medioevo sono analizzate le forme e i sistemi di lavorazione necessari per realizzare gli oggetti e i prodotti della vita quotidiana, dal vasellame ceramico e ligneo al vetro per gli occhiali da vista, dalle straordinarie realizzazioni in metallo ai tessuti. Sono analizzati i diversi modi di rinvenimento e le tecniche di estrazione e gestione delle risorse minerarie, la trasmissione del sapere per l’invenzione di nuovi sistemi di scrittura e per la produzione del cibo, degli abiti in seta e degli oggetti in osso e avorio.
Attraverso evidenze archeologiche presenti nel territorio europeo e in area mediterranea, verranno presentate le procedure e l’organizzazione degli atelier, con gli indicatori riconosciuti sul campo, le esigenze delle comunità che se ne servirono e le eventuali traiettorie di distribuzione dei prodotti derivati da officine, botteghe e atelier alla base delle attività produttive. Saranno riproposte le azioni con cui le materie prime, i beni e le risorse primarie vengono trasformati o modificati, utilizzando altre risorse materiali (fornaci, macchinari, installazioni produttive ecc.) ma anche immateriali, come per esempio il lavoro umano. Da tali attività si ottengono gli oggetti, i manufatti in modo che possano essere utilizzati dall’uomo, sia direttamente sia dopo ulteriori lavorazioni che li rendano utili a rispondere alla domanda dei singoli individui o delle comunità che li richiedono, attraverso diverse forme di scambio o di distribuzione nel mercato che consentirono di gettare le basi per la nascita dell’uomo e della società moderni.
Enrico Cirelli è ricercatore all’Università di Bologna dal 2017, svolge le sue attività nell’ambito dell’archeologia medievale. I suoi interessi di ricerca sono rivolti in particolare alla cultura materiale, alle trasformazioni delle città e del territorio nel Mediterraneo, alla nascita dei castelli nel Medioevo europeo e allo sviluppo delle tecniche e delle produzioni artigianali. Attualmente i suoi progetti sono incentrati la sua ricerca sul tema della lunga durata degli insediamenti rurali in area mediterranea, dirigendo scavi in Istria (Tar/Torre), Romagna (Rontana, Ceparano), Albania (Phoinike) e Sicilia (Agrigento). Impegnato in progetti di ricerca nazionali e internazionali, collabora con diversi Istituti europei. Autore di numerose pubblicazioni ha ricevuto diversi premi e riconoscimenti da prestigiosi Centri e Istituti, tra cui la Fondazione Alexander von Humboldt.

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