«Arte lombarda, dai Visconti agli Sforza. Milano al centro dell’Europa» aperta fino a domenica 28 giugno 2015 a Palazzo Reale di Milano è un’esposizione grandiosa e ambiziosa (coprodotta da Skira col Comune di Milano), che raccoglie più di 250 opere tra dipinti, sculture, oreficeria, miniature, vetrate, manoscritti e documenti di rara preziosità.
Già nella prima sezione salta all’occhio la varietà dei pezzi in mostra, specchio della nuova e vigorosa energia che da Milano arrivava a Pavia (dove i Visconti fondarono una delle più grandi e importanti biblioteche europee), a Bergamo, è da qui che provengono le vetrate di Santa Maria Matris Domini, e al resto della Lombardia, da cui arrivano le opere in marmo di Giovanni di Balduccio e Bonino da Campione. E ancora, disegni, tavole, affreschi e preziosi manoscritti come il «Liber Pantheon», copiato e miniato nel 1331, e il «Libro d’ore» di Bianca di Savoia.
Si prosegue con alcuni capolavori d’arte gotica, frutto del contatto con le altri corti europee: ecco allora alcune statue dei pilastri del Duomo esposte accanto alle opere degli artisti che nella Veneranda Fabbrica lavorarono, da Giovannino de’ Grassi a Michelino da Besozzo. Il declino della dinastia dei Visconti non segna un declino delle arti, anzi, al periodo degli Sforza, e in particolare di Ludovico il Moro, fanno capo le opere di Vincenzo Foppa, Bergognone, Zenale, Boltraffio, capolavori che fanno da controcanto agli smalti, all’oreficeria e ai ricami di quelle straordinarie botteghe che all’epoca trasformarono Milano nel centro dell’Europa.
Il visitatore è così completamente immerso nell’atmosfera della Milano del XIV e XV secolo, alla scoperta di quel contesto che culminerà con la presenza di Leonardo alla corte di Ludovico il Moro.
I due secoli circa di cui la mostra si occupa sono tra i più straordinari della storia milanese e lombarda, celebrati dalla storiografia e fissati nella memoria comune come una sorta di età dell’oro, il primo momento di compiuta realizzazione di una civiltà di corte dal respiro europeo.
Il percorso della mostra si svolge attraverso una serie di tappe in ordine cronologico, che costituiscono altrettante sezioni e sottosezioni, che illustrano la progressione degli eventi e la densità della produzione artistica: pittura, scultura, oreficeria, miniatura, vetrate, con una vitalità figurativa che soddisfa le esigenze della civiltà cortese e conquista rinomanza internazionale al punto da divenire sigla d’eccellenza riconosciuta: l’“ouvraige de Lombardie”.
In mostra a Milano troviamo anche uno dei mazzi di carte più antichi e meglio conservati al mondo. SI tratta dei Tarocchi Visconti-Sforza, risalenti al XV secolo. Molto probabilmente sono stati l’origine dei mazzi moderni e sono di grande interesse sia storico, sia artistico, per la bellezza delle illustrazioni realizzate con materiali preziosi. Si ritiene che, in alcuni casi, ritraggano membri delle famiglie Visconti e Sforza.
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Palazzo Reale, Piazza del Duomo, 12, Milano
orari: 9.30-19.30; gio. e sab. 9.30-22.30; lun. 14.30-19.30.
Informazioni Tel: 02 02 02
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