Casei Medievale, un tuffo nel passato. Testo ed immagini di Carlo Oriani
“Allora Carlo, domanda abbastanza complessa.
Ovviamente posso parlare solo per me, tuttavia SI… esistono cose che ci accomunano.
Per quanto mi riguarda sono sempre stato attratto dal medioevo. Da bambino disegnavo castelli e cavalieri.
Tempo fa ho trovato un disegno che feci all’età di 10 anni e che rappresentava un castello sotto assedio. Ricordo che all’epoca obbligavo i miei genitori a portarmi a vedere i castelli nei vari posti che visitavamo. A Ferrara nel castello degli estensi ricordo che costrinsi mio padre a chiedere se mi potevano mostrare i sotterranei.
Insomma, una passione innata per il periodo medievale.
Da grande ho scoperto che esisteva un mondo della rievocazione… Io e mia moglie Sara andavamo in giro ad osservare qualche evento ed ho iniziato a pensare che forse quello sarebbe stato il mio hobby… e quale miglior modo se non l’uso della spada?
La scherma storica è stato l’anello di congiunzione alla rievocazione.
Ora che la vivo da qualche tempo devo ammettere che c’è ben di più!
In primis è davvero come tuffarsi nel fine 1300 per due giorni, senza tecnologia e senza distrazioni moderne. E’ il modo migliore per disintossicarsi dalla vita quotidiana.
In secondo luogo impari molto e hai la possibilità e l’onore di mostrare alla gente cosa davvero è stato il nostro modo di vivere nel passato.
La battaglia finale, costante di ogni rievocazione, racchiude in se un forte significato poiché rievoca un evento realmente accaduto in quel luogo. È complicato spiegare cosa si prova quando sei lì. Io mi chiedo costantemente cosa provassero i nostri avi, in linea nello schieramento con visuale ridotta, stanchezza e caldo… magari chiamati ad un comando che li avrebbe portati a morte certa.
Perché lo faccio?
Passione per questo periodo storico!
Passione, e molta, per la scherma storica! L’idea del duello cortese.
E poi, come ti dicevo, è una grande fonte di svago mentale per tutta la famiglia dove potersi staccare dalla dannata frenesia moderna.”
Descrive così Gianni Stelluti, imprenditore di 39 anni, la sua partecipazione a Casei Medievale.
Ciò che accomuna Gianni agli altri oltre 300 partecipanti alla rievocazione che si svolge ogni anno nel Borgo di Casei Gerola è la passione per questo periodo storico che entra dentro e che non permette di resistere al richiamo della rievocazione, una passione che spinge a vivere per tre giorni completamente distaccati dalla vita di ogni giorno.
CASEI MEDIEVALE non è, infatti, come potrebbero invece pensare turisti, curiosi e non addetti, una qualunque fiera storica in cui centinaia di persone indossano abiti d’epoca atteggiandosi a dame e cavalieri.
E’, bensì, una rievocazione storica di due giorni che ospita diversi gruppi storici di ogni periodo medievale, così da mostrare al pubblico l’evoluzione di un’epoca che troppo spesso viene racchiusa nella sola parola “Medioevo”.
In particolare, dopo oltre 600 anni, il Borgo di Casei Gerola rivive ancora la battaglia tra il conte Carmagnola, Capitano Generale delle armate ducali di Filippo Maria Visconti, e Lancellotto Beccaria, Signore e Tiranno locale il quale, nonostante vari giuramenti di fedeltà aveva osato sfidare il Ducato di Milano.
Durante il corso della manifestazione oltre alla Battaglia finale per la presa del castello si svolgono tornei di Cucina, Arco Storico, Combattimento Scenografico, Combattimento Duocentesco e Combattimento Quattrocentesco.
In questi tre giorni, dunque, ognuno dei 300 partecipanti all’evento si tuffa nel fine 1300, si spoglia dei propri abiti moderni, dalla tecnologia, dalle distrazioni ed indossa forse il suo vero abito facendo emergere il suo vero “IO”.
La passione non si esaurisce al termine di queste giornate.
Non passa molto tempo che questa Passione torna a farsi sentire.
Ecco, pertanto, che iniziano i preparativi per il prossimo anno: si rammendano gli abiti e lucidano le armature, si discute con i membri del proprio gruppo storico e si contattano le nuove amicizie nate sul campo per eventuali collaborazioni.
E’ un lento crescendo che culminerà l’anno dopo in una nuova partecipazione.