Commemorare Dante in Maremma di Renata Adriana Bruschi
Nell’autunno del 2019, quando l’Associazione “Amici della Cattedrale di Grosseto” lanciò la proposta di organizzare un programma celebrativo per il Settecentesimo anniversario dantesco, diede avvio ad un’iniziativa in linea con le più attuali modalità di fruizione culturale. Coinvolse le principali istituzioni pubbliche e private attive nel settore della cultura a Grosseto e chiese loro di proporre iniziative in modo autonomo ma rispondenti ad alcuni presupposti: la valorizzazione della storia locale e l’inclusione. Il nome assegnato al progetto “La Maremma per Dante, Cultura per la vita 1321 – 2021” lascia trasparire la chiara intenzione di sollecitare la creatività e l’impegno dei diversi attori culturali che operano nel Grossetano. Il Calendario si è arricchito di momenti celebrativi diversificati e destinati a pubblici con aspettative diversificate: conferenze di taglio accademico, i concerti, le letture pubbliche, le performance, le mostre, i percorsi guidati e le attività ricreative da realizzare tra febbraio e novembre 2021.
La ricorrenza dantesca diventa un’occasione per interrogarsi sul legame tra questa zona della Toscana e il Sommo Poeta. Come è noto, nella biografia dantesca esistono diversi momenti scarsamente documentati e i riferimenti a vicende personali che lo stesso Dante riporta nelle sue opere non permettono di fare chiarezza, visto che quelle informazioni acquistano di frequente un valore simbolico. Gli anni dell’esilio, che oggi i biografi più affidabili ricostruiscono in modo ancora lacunoso, sono oggetto di congetture che trovano pochi riscontri documentari e lasciano adito a ipotesi di soggiorni tra il centro Italia e la Pianura Padana, se non addirittura in Francia. Queste incognite rendono meno semplice stabilire se Dante abbia trascorso qualche periodo della sua vita in Maremma, pur quando il poeta ne descrive alcuni aspetti in modo piuttosto convincente, tanto da sembrare il risultato di un’osservazione diretta. Chi legge le terzine della Commedia trova inoltre diversi riferimenti ad episodi storici ambientati in questa zona e questa circostanza ha incuriosito i commentatori del testo dantesco vissuti a Grosseto. Come schematizzò Aldo Busatti in un’apprezzata conferenza tenuta nel 1996, Dante cita la Maremma in quanto territorio e paesaggio nei canti dell’Inferno, i personaggi qui vissuti sono invece ricordati in alcuni canti del Purgatorio. Il primo riferimento compare ad inizio del Canto XIII, mentre Dante si inoltra nel mondo infernale. In una terzina di straordinaria efficacia espressiva, la selva dei suicidi appare caratterizzata come un luogo incolto e selvaggio, simile al litorale che si sviluppa da Cecina a Tarquinia:
Non han sì aspri sterpi né sì folti
quelle fiere selvagge che ’n odio hanno
tra Cecina e Corneto i luoghi cólti. (vv.7-9)
Ad un ambiente naturale inquietante modellato sul paesaggio maremmano Dante allude nuovamente in Inferno XXV attraverso le bisce e poi in Inf. XXIX, quando descrive Malebolge. Di contro, nei canti del Purgatorio si leggono alcuni riferimenti a personaggi e località che rimandano ai conflitti territoriali tra liberi comuni. I senesi, giudicati da Dante “gente vana / che spera in Talamone” in Purgatorio XIII, vengono stigmatizzati per le loro mire espansionistiche, altri conflitti sono in rapporto diretto con la secolare contrapposizione tra Papato e Impero, tra guelfi e ghibellini. Castel di Pietra, in prossimità di Gavorrano, Castell’Azzara, Sovana e Campagnatico, terre degli Aldobrandeschi, videro battaglie e delitti compiuti per affermare il potere politico.
Nella valorizzazione della storia locale un posto interessante è occupato dall’enigmatica personalità di Andrea da Grosseto. La sua statua campeggia nella piazza antistante il Museo Archeologico e d’Arte della Maremma, entro la magnifica cerchia muraria di Grosseto, ma poco si sa della vita e dell’attività intellettuale di questo retore duecentesco. Matteo Luti, giovane studioso che ha dedicato il suo dottorato allo studio di Andrea da Grosseto volgarizzatore di testi cristiani, azzarderebbe a definirlo l’Umberto Eco della tarda età medievale. Su quell’humus di pensiero morale veicolato in lingua volgare Dante si è probabilmente formato e ha tratto stimoli per scrivere pagine memorabili nelle sue prose e nei suoi versi. In tempi più vicini, la Commedia è stata oggetto di studio da parte di dantisti attivi a Grosseto, tra cui Aldo Mazzolai, Giuseppe Stammati, Aldo Busatti ed Ettore Zolesi, come la Mostra Documentaria, prevista a ottobre 2021 e coordinata da Letizia Stammati, intende illustrare. Il calendario delle conferenze proposte dalla sede grossetana della Società Dante Alighieri, dall’Università della Terza Età, dal Dipartimento di Scienze Storiche dell’UNISI e dallo stesso Comitato Celebrativo propone occasioni per approfondire aspetti letterari, artistici, archeologici e musicali dell’epoca e delle opere di Dante.
Il Sommo Poeta sarà anche celebrato in musica. La Società Corale Giacomo Puccini di Grosseto, diretta dal Maestro Walter Marzilli, terrà un primo concerto a marzo in occasione del Dantedì e un secondo concerto in chiusura di tutte le commemorazioni, a fine novembre 2021, quando si celebra la Festa della Toscana. Nella serata di chiusura presso il Teatro degli Industri di Grosseto sarà possibile ascoltare in prima assoluta i brani vincitori o segnalati che partecipano al Concorso internazionale “PuccinInsieme al Sommo Poeta” destinato a compositori di musica corale e promosso dalla Corale Puccini per iniziativa del vicepresidente Francesco Giambrone. A questo proposito, vale la pena ricordare che le basi sono disponibili sul sito della Corale https://coralepuccini.org/ e che il termine per l’invio delle composizioni scade ad aprile 2021. Anche altri musicisti hanno risposto all’appello di proporre un appuntamento musicale nel contesto dell’anno dantesco. Hanno già confermato la loro adesione a “La Maremma per Dante” il Maestro Giuliano Adorno, direttore artistico dell’Orbetello Piano Festival; Francesca Ventura, direttrice artistica di Sovana in Arte; i pianisti Jacopo Mai e Davide de Luca che stanno preparando una serata dedicata a Franz Lizst e alla sua passione per la Commedia dantesca; il gruppo jazz di Michelangelo Scandroglio, che proporrà la prima assoluta di “Durante” nel giardino dell’Archeologia di Grosseto. Altre iniziative musicali sono in fase di definizione.
“La Maremma per Dante, Cultura per la vita 1321 – 2021” ha ottenuto per il momento il patrocinio del MIBACT, nel contesto di “Dante700”, del Pontificio Consiglio della Cultura, del SISMED, del Dipartimento di Scienze Storiche e Beni Culturali dell’UNISI, dell’Unione Fiorentina Museo Casa di Dante, della Regione Toscana, della Giunta Regionale della Toscana, dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana, della Provincia di Grosseto e del Comune di Grosseto.
Grosseto 14 dicembre 2020
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