“E non indurMi in rimozione..”

“Annunciata” / Particolare – Antonello da Messina, 1476

“E non indurMi in rimozione…” di Marina Bilotta

Recentemente avevo letto “Il caso di Dora-Frammento di un’analisi di isterìa” (Sigmund Freud, 1905 in OSF – Bollati Boringhieri): mi è parso illuminante del percorso di lavoro di cui Freud è stato capace, addirittura raccogliendone l’insuccesso. Sì, perché grazie al “Caso di Dora” Freud ebbe successo qualche anno dopo (1908) con il Caso del piccolo Hans. Riconoscendo con intelligente umiltà il proprio errore di analista nei riguardi della diciottenne Dora, Freud pubblicò una nota in postfazione, in cui espose le riflessioni scaturite dopo la conclusione voluta dalla paziente. In alcuni momenti Freud aveva sistematizzato, e in altri omesso il pensiero di Dora così come lei lo riferiva durante la seduta : effettivamente Dora aveva schiaffeggiato il signor K. che l’aveva baciata all’improvviso sul lago ed era fuggita. Ma Freud s’impuntava nel chiedersi: Come poteva una donna respingere un bacio dal suo corteggiatore, il signor K? ritenendo naturale la soddisfazione della donna al ricevere il bacio.
Ma a Dora il signor K. non piaceva affatto e grazie al lavoro analitico la giovane paziente capì che quel corteggiamento frivolo la ripagava solo dell’esser stata troppo frettolosamente allontanata dal padre, che lei invece ancora amava.
Freud, da parte sua, realizzò che a lui stesso non piacevano né il padre di Dora, committente del lavoro di analisi della figlia, né tantomeno il signor K. che aveva avviato una relazione alquanto ambigua con la minorenne Dora.
Ripetutamente Freud aveva descritto la diciottenne Dora come una paziente sincera collaborante e onesta: aveva anche scritto che Dora lo aveva avvisato che dopo quella seduta non sarebbe più venuta, come infatti avvenne. Dora, infatti grazie al lavoro analitico con Freud, era riuscita lei stessa a sanzionare il signor K. Il quale, dal canto suo, incontrandola non trovò di meglio dopo quel chiarimento, che farsi investire per strada da una carrozza.
Tempo dopo la conclusione dell’analisi, Dora sposò un giovane che incontrava da tempo e di cui aveva parlato a Freud, il quale approvò decisamente il loro matrimonio. Sigmund Freud, ritenendosi dunque un coltivatore competente più che Domineddio, giudicò favorevolmente la conclusione del lavoro analitico di Dora da quel solo “frammento di analisi”, proprio come si giudica un albero dai frutti che esso offre.
E a proposito di ‘conclusione’ e di “hortus conclusus”, per ‘conclusus’  io intendo ‘compiutocondotto a termine’ : “ho portato a termine e tirato le somme”. Tuttavia è vero che hortus conclusus scivola spesso nella banale traduzione di giardino chiuso, fonte sigillata, a cui fa riferimento ad esempio la malinconica Madonna del roseto, di Bernardino Luini del 1510 presso la Pinacoteca di Brera.
C’è un disagio Culturale nell’ammettere la soddisfazione. Luini riesce a rappresentare la ‘conclusione’, o soddisfazione sul volto di Maria ma cerca frettolosamente di occultarla, mascherandola in un apparato culturalmente accettabile per la sua società : Luini sta rappresentando infatti un giudizio, di soddisfazione o all’opposto di insoddisfazione, che è ‘coniugale’ infatti. Il pittore è in difficoltà, perché è il giudizio di due partners sul loro rapportoForse sa di doversi presentare ad un pubblico Colto, forse ha un committente speciale e vuole mantenere il suo lavoro… Egli ha chiaro il giudizio di soddisfazione, che precede il desiderio verginale del ripetere ed è indipendente dal sesso biologico : ma è a disagio nell’attribuire la soddisfazione a Maria senza poter correttamente riferirla ad un chi, che d’altra parte la Religione non ammette sia un uomo comune…
Quindi, pur avendo iniziato correttamente, Luini scivola nella banalità del non-partnernon-bambino-e-nemmeno-uomo. Pare che Luini abbia ereditato lo stile da Leonardo Da Vinci, limitandosi alla tecnica comunque, giacché Leonardo non riuscì mai, in nessuna opera, a rappresentare la soddisfazione umana, ciò che richiede infatti una discreta competenza. Pensiamo non solo a San Giovanni Battista, ma anche a Monna Lisa, ai numerosi disegni, al Cenacolo, alla Dama dell’ermellino. Luini ha chiarissimo che la posizione profittevole dell’ascolto, della disponibilità a ricevere, è la medesima sia al femminile che al maschile.
Ma confrontiamo questa Maria con l’Annunciata (1476) di Antonello da Messina!! Risulta evidente il coraggio di Antonello nel rappresentare in Maria la soddisfazione del ‘conclusus’, compiuto, soddisfacente ed esente da ogni apparato culturale. Tuttavia per Antonello fu difficile rappresentare la soddisfazione su un volto maschile, ed infatti non troviamo altro.
Possibile che non esista un artista capace di rappresentare il volto soddisfatto di un uomo ?

Marina Bilotta Membretti
Aziendalista e imprenditore, laureata in Economia (Università Luigi Bocconi, Milano 1981).
Socio di “Studium Cartello” dal 1995, poi “Studium Cartello – Il lavoro psicoanalitico”.
Difensore della salute secondo il Docum. pubblico Dott. Giacomo B. Contri, ai sensi Legge n°4 – 14 gennaio 2013.
Ha collaborato con la Rivista Madre (Brescia 1995-2006); Avvenire / Noi genitori e figli (Milano 1998-2002); Laboratorio formazione e lettura psicoanalitica – Torino Via Assisi 6, con due Relazioni: “Perchè no ? La difesa” (2013); “Psicopatologia precoce. Che cosa posso sapere”(2014).
Ha partecipato a “Benessere e lavoro”, Conversazione a cura di Raffaella Dallarda-Mondadori Store S.Babila-MI, 15dic 2016 a proposito di lavoro analitico.
Ha partecipato a “Speed Book Date”, a cura di Alessandra Pagani www.unalettrice.org ed ha presentato :
“Memoria negata”, di Marisa Brugna – Ed. Condàghes (13 maggio 2017, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli Milano).
“THINK ! Dodici anni di giornalismo freudiano” di Giacomo B. Contri – SIC Edizioni 2017 (28 ottobre 2017, Cernusco sul Naviglio-MI).
Ha pubblicato: “Ereditare da un bambino. Perche’ no ?” / Gruppo Editoriale L’Espresso SpA 1°edizione 2014 – ISBN 978 88 91081 636, saggio breve sulla competenza individuale nella cura del pensiero.
E-mail: info@tutorsalus.net
Web: www.tutorsalus.net.
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