
I Magistri lignaminis et lapidum negli statuti comunali di Bevagna e nel Mercato delle Gaite: storia e ricostruzione di Alfredo Properzi
Lo statuto comunale di Bevagna è giunto a noi in una copia datata 1500, redatta al tempo di papa Alessandro Vi.
In base ad indizi interni la cronologia statuaria bevanate sembra comunque muoversi tra il 1334 (prima ruptura), 1417-31 (pontificato di Martino V) e appunto 1500 (pontificato di Alessandro VI).
La ripartizione del testo e dei capitoli, in totale 431, è la seguente:
- uffici
- cause civili
- straordinari
- cause criminali
- danni dati
Nel TERTIUS LIBER SUPER EXTRAORDINARIIS
CXXXII. De mercede magistrorum lignaminis et lapidum cum irent ad aliquam executionem faciendum.
Si aliquo tempore magistri lapidum vel vignorum vocarentur ad executionem aliquam faciendam contra aliqua malefactorem, potestas faciat eis satisfieri pro eorum labore de bonis illius malefactoris vel de bonis comunis, dum tamen illa solutio fiat per camerarium comunis et quod dicti magistri pro predictis in qualibet curia defendantur per comune Mevanee.
CXXXII. Il compenso dei maestri del legno e delle pietre quando effettuano un lavoro.
Nel caso che i maestri del legno e della pietra fossero chiamati all’esecuzione di qualche faccenda contro un malfattore, il podestà dia loro soddisfazione per il loro lavoro dai beni del malfattore o dalle entrate del comune, purché il pagamento sia fatto dal camerario del comune e i mastri per le cose predette in qualsiasi curia siano difesi dal comune di Bevagna.
La loro importanza, nella Bevagna medievale era indubbiamente notevole se si prevede l’intervento del podestà qualora il loro lavoro non sia adeguatamente retribuito e che la difesa dei loro interessi, in eventuali cause, sia assunta dallo stesso comune di Bevagna.
Nell’ambito della rievocazione storica del Mercato delle Gaite, la Gaita Santa Maria ha ricostruito l’Ars Magistri lignaminis et lapidum.
Il progetto ha previsto la ricostruzione di una sega ad azionamento idraulico. Un taccuino di appunti e di disegni relativi all’arte di ricostruire cattedrali risalente al XIII secolo e scritto da Villard de Honnecourt è il primo esempio di ingegneria. Uno dei disegni più interessanti è quello di una sega ad azionamento idraulico per ricavare tavole da tronchi d’albero. Trasportati da carretti e animali, i tronchi e le tavole vengono utilizzate per la realizzazione di un cantiere attorno la chiesa di S. Maria filiorum comitis. Gli apprendisti preparano la calcina e la portano ai muratori che innalzano i muri, si utilizzano scale e impalcature in legno, l’argano serve per sollevare le pietre più pesanti.

Il taccuino di appunti e disegni relativi all’arte di ricostruire cattedrali, risalente al XIII secolo e conservato a lungo presso la biblioteca dell’abbazia di “Sancti Germani a Pratis”, si apre con un esordio del tutto inusuale:
Villard de Honnecout vi saluta e prega tutti coloro che lavoreranno sulle macchine di questo libro, di pregare per la sua anima e di ricordarsi di lui, poiché in questo libro si possono trovare buoni consigli sulla grande arte delle costruzioni e sulle macchine di carpenteria; e troverete in esso l’arte di disegnare, i fondamenti, così come li richiede ed insegna la disciplina della geometria.
Riferimenti bibliografici
– Bevagna e il suo statuto dell’anno 1500, a cura di Claudio Regni, introduzione di Maria Grazia Nico Ottaviani. Deputazione di storia patria dell’Umbria, 2005
– Statuto di Bevagna, Anno 1500, a cura di Maria Teresa Lepri. La Tipografica Bevagna, 2011
– Villard de Honnecourt. La pensèe tecnique au XIII siècle et sa communication, Roland Bechmann, prèface de Jacques Le Goff. Picard Editeur 1993.