Il cognome/appellativo “Guzzolini”

San Silvestro e il lupo – Monastero di Montefano, Fabriano

Il cognome/appellativo “Guzzolini” di Giovanni B. Ciappelloni

Guzzolini è un appellativo di epoca medievale, divenuto in seguito cognome, amato dalla popolazione fabrianese in quanto venne indossato da Silvestro, il Santo che collocò sulla montagna che sovrasta la città di Fabriano intorno, al 1230, la propria comunità monastica e che ha avuto proprio qui la sua definitiva consacrazione. Del religioso si conosce quasi tutto ma poco si sa sulle origini dell’appellativo “Guzzolini /Gozzolini” che apparteneva alla famiglia del santo eremita. “Guzzolini” risulta essere un patronimico derivato dal nome Gozzolino, in francese medievale “Joczolino”, trasformatosi più tardi in “Josselin”. Gozzolino che si trova anche come Gozzelino oppure Gonzolino risulta essere un nome proprio discretamente diffuso nella Francia normanna. E Gonzolino risulta essere anche il nome del padre dei condottieri ghibellini osimani, in stretti rapporti con i de Clavellis de Fabriano, Andrea e Lippaccio Guzzolini attivi nella prima metà del XIV secolo e dalla cui famiglia proviene Silvestro. Sotto il nome di Gozzelino si venerano due Santi. Il primo è San Gozzelino di Toul, vescovo, che si festeggia il 7 settembre e che visse nel X secolo in Francia, mentre il secondo è il San Gozzelino/Goslino che si fece nel 1006 monaco del monastero di San Solutore, presso Torino, del quale divenne anche abate, e che si ricorda il 12 febbraio. Joczolino è un nome ampiamente documentato  nel Catalogus Baronum dove lo si ritrova presente più volte (1) nelle diverse accezioni dell’epoca. Viene indossato da diversi nobili normanni in Terra di Lavoro tra i quali i della Marra e da un uomo d’armi, sempre normanno, feudatario di Valva in Basilicata (2). Le ultime ricerche storiche sulla penetrazione di diversi gruppi parentali franco/normanni nella Marca Anconetana hanno messo in rilievo come diverse casate signorili, tra le maggiori di questo territorio, abbiano sicure origini franco/normanne come i da Varano di Camerino oppure i de Clavellis di Fabriano mentre altre come quella dei Simonetti di Jesi o dei Tarlati di Arezzo hanno buone probabilità di esserlo. I Guzzolini della Marca Anconetana, anche per il rapporto instaurato con il territorio, sono sicuramente tra queste ultime infatti costoro, che vengono documentati residenti in Osimo dal XII secolo, dopo essersi  impadroniti con Andrea e Lippaccio della città di Osimo e del suo territorio, nel XV secolo la abbandonarono per trasferirsi prima nel Regno di Napoli e poi in Calabria dove ottennero da Re Ferdinando I d’Aragona il feudo di San Vito ritornando, probabilmente, nelle zone dalle quali erano partiti (3). Ed i molti benefici che Silvestro ottenne dal giovane Comune di Fabriano andrebbero considerati oltre che come una conseguenza dell’affetto del popolo verso un personaggio carismatico anche come un atto di benevolenza da parte dei religiosissimi de Clavellis già pienamente egemoni sul Comune di Fabriano, verso un componente di una famiglia amica e dalle stesse origini transalpine. Infatti costoro con Morico di Rinaldo di Rodolfo risulteranno, nel 1243, dalle pergamene del monastero tra i benefattori di Silvestro “Abate di Montefano” attraverso una donazione di montanee o terreni boschivi in prossimità dell’Eremo.
Secondo Giovanni Battista di Crollalanza, lo stemma antico dei Guzzolini di Osimo era: “D’azzurro al leone reciso d’oro col capo d’oro caricato di un aquila di nero” (4), come si può notare con alcune affinità araldiche con le Armi dei de Clavellis, oggi ricordati come i “Chiavelli”.

Barone Angelo Guzzolino di Cervicati e
Patrizio di Cosenza 1834-1901

Note:

1) Carlo Borrelli: “Vindex neapolitanae nobilitatis”: Catalogus baronum Neapolitano in Regno versantium, pagg. 20,25,29,64,77 ecc.
2) Antonino V. Rivelli: ” Memorie storiche della città di Campagna” pag.118
3) Marcantonio Talleoni: “Istoria della antichissima città di Osimo” pag. 240
4) Giovanni B.di Crollalanza: “Dizionario storico blasonico” vol.I pag.519
5) Pompeo Compagnoni: “Memorie della chiesa e dei vescovi di Osimo” vol. V, pag.297

Giovanni B. Ciappelloni
Giovanni B. Ciappelloni da sempre interessato alla storia di Fabriano, con particolare attenzione al basso medioevo, ha già pubblicato “Chiavelli e de Clavellis”, “Ruggero, Chiavello ed altri Messeri” e “de Clavellis de Fabriano, dal XII al XV secolo”. Non è presente sui social network.
CATEGORIE
CONDIVIDI SU
Facebook
Twitter
LinkedIn
Pinterest
WhatsApp
Email
Stampa
My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.