Video presentazione del saggio “Il marchese e le città: le signorie di Oberto Pelavicino” (Bruno Mondadori, 2020) di Maddalena Moglia con la partecipazione dell’autrice e di Paolo Grillo e Alberto Luongo.
Se osserviamo la situazione politica dell’Italia settentrionale nella seconda metà del Duecento, notiamo il susseguirsi di dominazioni pluricittadine: da quella dei Della Torre di Milano a quelle di Carlo d’Angiò e di Guglielmo VII di Monferrato fra Piemonte e Lombardia, da Ezzelino III da Romano ai Della Scala nell’area veneta. Di questo elenco fa parte anche il marchese Oberto Pelavicino, che tra il 1249 e il 1266 fu signore di un vasto dominio comprendente, tra le altre, le città di Cremona, Piacenza, Pavia, Vercelli, Milano, Brescia e Alessandria. Quella del Pelavicino fu dunque una delle prime signorie sovralocali in nord Italia, ma a differenza delle dominazioni sopraelencate è stata per lungo tempo sottovalutata dagli studiosi. Il libro si propone di colmare almeno in parte questa lacuna, analizzando il dominio nei suoi aspetti politici, istituzionali, economici e militari. Il dominio del Pelavicino si pose in continuità o in rottura con le amministrazioni comunali? Quanto il suo essere marchese definì il metodo di governo? Chi furono i suoi collaboratori nelle diverse città?Quello che emerge è un quadro vario e complesso, nel quale Oberto sperimentò modelli politici differenti. La vicenda storico-politica del marchese Oberto Pelavicino ci accompagna in quel particolare periodo della storia medievale che è l’Italia post Federico II, e nelle vicende di una famiglia i Pallavicini che grazie ad Oberto sarebbero riusciti ad imporsi nel successivo scenario politico della Penisola.
Maddalena Moglia (Gallarate, 1990) è attualmente assegnista in Storia medievale presso l’Università degli Studi di Milano, dove ha conseguito il dottorato di ricerca. I suoi studi vertono sulle città comunali e signorili del XIII secolo, con particolare attenzione all’area padana. Tra le sue pubblicazioni si ricordano Pacificare per governare. La signoria di Giberto da Gente su Parma (1253-1259) (in Archivio Storico Italiano) e «Cum populo et non cum militia». Un inedito frammento di statuti piacentini (metà XIII secolo)» (in Studi di Storia Medioevale e di Diplomatica).
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