Il Torneo di San Giorgio a Mosca

Il Torneo di San Giorgio di Mosca di Anastasia Osminina

Il Medioevo viene sempre più rievocato in Europa. Non c’è da sorprendersi che questa epoca di magnanimi cavalieri e belle donne, delle avventure, della nobiltà e del romanticismo sia amata da tutti. Tutti noi ricordiamo le storie delle fate, le legende dove un cavaliere salva una principessa dal drago o si trova perso in una foresta magica.
Molti vogliono sentirsi immersi in questa atmosfera, vedere con i propri occhi le battaglie, udire il fragore delle spade e il clangore delle trombe. Questa primavera il portale del Medioevo aprirà anche in Russia!
Il Campionato Mondiale di Giostre Medievali di San Giorgio si svolgerà a Mosca dal 30 aprile al 2 maggio, organizzato dall’Agenzia dei progetti storici “Ratobortsy”. I migliori cavalieri del mondo si riuniranno per dimostrare il loro corragio, cortesia e forza in diversi compiti.
Il torneo di San Giorgio è una delle competizioni cavalleresche più grandi del mondo. Non ci sarà nessuna imitazione o recita: tutto è organizzato secondo il codice del “Libro dei tornei” scritto da René d’Anjou nel 1460. Ci sono solo tre tornei che hanno regole così rigide: in Australia, Francia e Russia.
Molti cavalieri noti hanno già partecipato al torneo russo, tra loro ci sono Arne Koets, Wouter Nicolai, Luke Binks e gli altri. Questa volta i partecipanti ariveranno a Mosca dal Canada, dai Paesi Bassi e dalla Gran Bretagna.
Sull’arena si svolgeranno le manifestazioni e gli esercizi militari cavalereschi, come giostre, mêlée e combattimenti a piedi. A giudicare il torneo ci sarà un maresciallo con gli assistenti, e anche la Corte delle Donne, che potrà salvare un cavaliere a suo piacere.
L’idea principale del torneo è tornare nel Passato e mostrarlo in gran dettaglio. Non si tratta solo di ricreare le armi, le armature o le tende: bisogna ricreare l’atmosfera, perché tutti gli ospiti, entrando nel parco dal XXI secolo si trovino subito immersi nel XV secolo. Per controllare tutto questo c’è una commissione speciale, che tiene d’occhio ciò che succede al torneo, dai combattimenti alla vita dei cittadini e alla fiera storica: i costumi e gli abiti vengono realizzati e poi verificati accuratamente. Di più, anche la cucina sarà autentica, i piatti vengono cucinati secondo ricette medievali.
Se si vuole davvero prendere parte al torneo, sentendosi un duca nel proprio castello, si può affittare o farsi fare un’abito autentico da “Ratobortsy“.
Il torneo di San Giorgio ha una lunga storia. Il coordinatore principale del torneo, il cavaliere Dmitriy Savchenko dice di avere avuto l’idea di organizzare il primo torneo medievale in Russia nel 2012. Lui stesso pratica la giostra e prende parte ai tornei dal 2005, e ha già visitato molti eventi medievali in Europa e negli USA. Ecco perché il primo torneo, presentato durante il festival della rievocazione storica ‘I Tempi & le Epoche’ a Mosca nel 2013 ha avuto successo, dando inizio al Torneo di San Giorgio nel 2015.
“Non è facile rievocare un torneo medievale al 100% secondo le regole del XV secolo. E la prima ragione è che non abbiamo il budget del Ducato di Borgogna ! Ma stiamo cercando di farlo, e adesso il Torneo di San Giorgio è il torneo più autentico della Russia, forse anche del mondo”, racconta Dmitriy Savchenko.
Nel passato ogni torneo ebbe sua leggenda. Quella del torneo di San Giorgio 2018 sarà ‘Il viaggio magico’. All’ordine di una strega i cavalieri si trovano in un paese molto lontano, abitato da strane creature. Per trovare la strada e ritornare nel proprio mondo i nove cavalieri dovranno dimostrare le loro capacità militari, la lealtà e la loro forza d’animo.
Speriamo che un giorno anche i cavalieri italiani arrivino a Mosca per partecipare al Torneo di San Giorgio e vedere la rievocazione russa !

Anastasia Osminina
Sono nata e vivo a Mosca, mi sono laureata nelle relazioni internazionali dall’Academia Diplomatica del Ministero degli Esteri russo.
Ho sempre provato l’interesse per la storia, e sono rimasta colpita dal primo evento della rievocazione storica che ho visto. Fu il festival ‘I Tempi e le Epoche’ del 2014, dedicato all’inizio del XX secolo, però amo molte epoche. Poi, qualche anno dopo, ho cominciato a lavorare come interprete dall’italiano, dall’inglese e dal francese al festival. Adesso faccio il redattore e traduttore nell’Agenzia dei progetti storici ‘Ratobortsy‘, gli organizzatori del festival.
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