L’Alta Val Marecchia e la Romagna

Mausoleo di Teodorico a Ravenna

L’Alta Valmarecchia e la Romagna di Gaetano Dini
Dopo la caduta dell’Impero Romano d’occidente ad opera di Odoacre, lo stesso venne in seguito sconfitto a tradimento dagli Ostrogoti il cui re Teodorico divenne re d’Italia.
Il regno ostrogoto comprendeva le attuali Italia, Slovenia, Croazia.e parte della Serbia.
Giustiniano scatenò in seguito la guerra greco/gotica che si concluse nel 553 d.C. con la sconfitta degli Ostrogoti. Il territorio del regno d’Italia tornò sotto l’egida dell’imperatore d’oriente. Ma per poco.
Nel 568 i Longobardi compirono un’invasione decisiva dell’attuale territorio italiano che a pelle di leopardo fu da loro conquistato.
All’inizio dell’invasione rimasero sotto il controllo bizantino i territori dell’Esarcato, della Pentapoli, di parte delle attuali Umbria e Campania ed il Lazio, la Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna.
Nei due secoli successivi i Longobardi ampliarono le loro conquiste territoriali.
La penetrazione longobarda cambiò la storia della penisola.
Per la prima volta dopo secoli l’Italia si trovò infatti divisa.
Da una parte stabili possedimenti longobardi, dall’altra quelli romano/bizantini.
L’Esarcato d’Italia fu governato dall’Esarca di Ravenna in stretto contatto con l’imperatore d’oriente, con leggi, lingua e costumi romano/bizantini.
L’Esarcato cominciò così ad essere chiamata nel linguaggio comune Romània cioè quella terra che rimaneva territorio romano in mezzo a quello longobardo.
La Romània restò infatti per lungo tempo una sorta di isola romano/bizantina nel territorio longobardo.
Dal nome Romània si passò col tempo a quello di Romagna.
L’Esarcato comprendeva le odierne province di Bologna, Ferrara, Ravenna e Forlì/Cesena.
Fino ai primi anni ’60 del ‘900 le popolazioni soprattutto quelle rurali delle province di Bologna e Ferrara sostenevano infatti di essere romagnole.
Col passare del tempo questo tipo di cultura svanì ed oggi i discendenti di quelle stesse popolazioni dicono tranquillamente di essere emiliani.
L’Esarcato era composto anche dall’Esarcato interno, corrispondente alla Valle del Savio ed a parte del Montefeltro, quello romagnolo, l’odierna Alta Valmarecchia.
Rientravano nell’Esarcato interno entrambi i lati del fiume Marecchia, quindi tutti gli attuali sette Comuni dell’Alta Valmarecchia.
L’Alta Valmarecchia appartenendo all’Esarcato, faceva parte della Romània.
Rimini invece della Romània non faceva parte.
Esisteva infatti oltre all’Esarcato la circoscrizione della Pentapoli o territorio delle 5 città, sempre sotto il controllo bizantino che si divideva in Pentapoli Marittima e Pentapoli Annonaria.
La Pentapoli Marittima comprendeva le attuali città di Rimini, Pesaro, Fano, Senigallia ed Ancona (città che poteva venire rappresentata giuridicamente anche da Numana).

In rosso le cinque città della Pentapoli sulla costa Adriatica. In arancione le altre città dell’Esarcato d’Italia.

La Pentapoli Annonaria comprendeva le odierne città di Urbino, Fossombrone, Cagli, Gubbio, Iesi.
Le due Pentapoli o Decapoli caddero negli ultimi periodi della loro dominazione, in mano longobarda fino a divenirne ducato.
Dopo una fase di alterne vicende nel controllo politico dell’Esarcato tra Longobardi e l’Esarca, i Longobardi conquistarono Ravenna nel 751, ponendo fine all’Esarcato.
L’intervento dei Franchi chiamati da papa Stefano II, fu decisivo per la storia della penisola.
Il re Pipino il Breve nel 756 sconfisse i Longobardi, si riappropriò dell’Esarcato ma invece di restituirlo all’imperatore di Costantinopoli, lo donò non più col nome di Esarcato ma con quello di Romània alla Santa Sede che possedeva già suoi territori umbri e laziali, dando così ufficialmente inizio allo Stato Pontificio.
Per la Romània poi chiamata Romagna, iniziò un lunghissimo periodo di storia all’interno dello Stato della Chiesa.

Gaetano Dini ha svolto lavoro amministrativo presso AUSL Rimini dal 1991, 10 anni di ricerche sociologiche, dal 1989 al 2017 insegnamento di Sociologia ed in seguito di Legislazione socio-sanitaria al corso infermieri (prima che diventasse corso di laurea) ed in seguito ai corsi di operatore socio-sanitario (OSS).
Scrivi all’autore !

CATEGORIE
CONDIVIDI SU
Facebook
Twitter
LinkedIn
Pinterest
WhatsApp
Email
Stampa
My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.