Lucia Visconti: il singolare destino della figlia di Bernabò che ebbe tanti sposi e nessun marito di Laura Malinverni
Lucia Visconti nacque a Milano nel 1372, figlia di Bernabò Visconti e di Beatrice della Scala. Trascorse l’infanzia e l’adolescenza tra Milano e i castelli ducali, soprattutto quello di Pavia, che prediligeva. La fortuna sembrò arriderle quando a 10 anni venne promessa in sposa dal padre a Luigi II d’Angiò, matrimonio che avrebbe fatto di lei la Regina di Napoli. Nel 1385, però, il colpo di stato ai danni di Bernabò fece naufragare le nozze. A pensare a lei provvide il nuovo duca Gian Galeazzo, che nel 1398 cercò un’alleanza con Enrico, conte di Hereford e di Derby: Enrico, fratello di quel Lionello di Clarence che quasi 20 anni prima aveva sposato in pompa magna Violante Visconti, figlia di Galeazzo II, morendo 3 mesi dopo le nozze, aveva 30 anni ed era già vedovo. Lucia, educata come le altre dame viscontee nel culto dei romanzi cavallereschi del ciclo bretone, si dimostrò contentissima della prospettiva di sposare un cavaliere inglese, ma le trattative non andarono in porto. Gian Galeazzo le propose allora suo figlio naturale Gabriele Maria, di 13 anni, ma Lucia ne aveva già 26 e rifiutò spaventata la proposta. Non meno infelice fu quando, il 28 giugno 1399, sposò a Pavia, tramite emissari, il figlio del Langravio di Turingia Federico V, Baldassarre marchese di Misnia, che era stato precedentemente promesso a sua sorella Anglesia. Al momento di partire per la Germania, Lucia sostenne di essere stata forzata a quelle nozze, e rimase nel Ducato di Milano. Si trattò di un caso eccezionale nella storia viscontea: nel 1402 il duca Gian Galeazzo Visconti moriva e Lucia era ancora a Pavia! Si disse ovviamente che il matrimonio non fosse stato consumato, e davanti a un notaio il 24 febbraio 1403 “l’inclita Domina Luzia protestò più volte che l’aveva fatto per timore dell’illustre signore Gian Galeazzo e non con l’animo di consentire al marchese Federico di essere suo sposo”; inoltre Lucia “piangeva e lagrimava e disse a molti che non era maritata”. Lucia l’ebbe vinta, probabilmente grazie al fatto che ormai Gian Galeazzo era morto e all’aiuto della duchessa reggente, Caterina, che era sorella di Lucia. Nel 1404 Roberto III di Baviera inviò i suoi ambasciatori alla corte di Milano per trattare il matrimonio di suo figlio Stefano con Lucia: la delegazione rimase però colpita dal clima tempestoso della corte viscontea, dove il giovane duca Giovanni dava segni di squilibrio e s’intrecciavano congiure e imprigionamenti: per questo le trattative vennero interrotte.
Successivamente Lucia, che aveva ormai 34 anni, fu promessa a Edmund III Holand, duca di Kent, con una dote di 70.000 fiorini. Il matrimonio per procura avvenne nel dicembre del 1406. Il 24 gennaio 1407 furono celebrate le nozze a Southwark, ma sfortunatamente il suo giovane marito morì 9 mesi più tardi.
Lucia rimase a vivere in Inghilterra, Paese che amava, per il resto della sua vita. Morì cinquantaduenne, il 14 aprile 1424, e venne sepolta a Londra nella chiesa degli Agostiniani.

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È autrice del saggio “La cucina medievale: umori, spezie e miscugli” (Italia Medievale, 2016) che si può acquistare online cliccando qui !