Video presentazione del saggio “Nel Regno delle lettere” (Carocci, 2021) di Fulvio Delle Donne e Guido Cappelli con la partecipazione degli autori.
L’Umanesimo “monarchico” della corte aragonese di Napoli (1442-1501) incise a fondo sulle tradizioni intellettuali dell’intera Europa, in un periodo di grandi rivolgimenti istituzionali e culturali. I caratteri di quel Regno delle lettere furono eccezionalmente innovativi e a volte in contrasto con quelli dell’Umanesimo “civile” che si sviluppò in altri centri italiani e che – solo in virtù di pesanti anacronismi – è stato l’unico ritenuto rilevante per le sue matrici “repubblicane” e antitiranniche. Il libro indaga per la prima volta in maniera organica e compiuta i dispositivi ideologici che legittimarono l’elaborazione di un sistema politico incentrato sulla funzione del sovrano: figura virtuosa e non dispotica che sola può e deve guidare sudditi e istituzioni. Riacquista così straordinario valore una produzione letteraria che a lungo è stata erroneamente etichettata come “cortigiana”. Destinata invece ad avere grande diffusione, ebbe un forte e meditato impatto. Fu formidabile strumento non solo di costruzione del consenso, ma anche di organizzazione di un Regno che andava già prefigurando i tratti dello Stato moderno.
Fulvio Delle Donne insegna Letteratura latina medievale e umanistica all’Università degli Studi della Basilicata. È presidente e fondatore del Centro europeo di studi su Umanesimo e Rinascimento aragonese – cesura. Nella sua ampia produzione scientifica coniuga i metodi e gli interessi filologico-letterari con quelli storici, coprendo un arco cronologico che va dal VI al XVI secolo.
Guido Cappelli insegna Letteratura italiana all’Università di Napoli L’Orientale ed è vicepresidente e fondatore del Centro europeo di studi su Umanesimo e Rinascimento aragonese – cesura. Ha pubblicato numerosi saggi sul pensiero etico e politico umanistico, su Dante, Petrarca, Machiavelli, nonché sull’influenza dell’Umanesimo italiano nella Penisola iberica.
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