
Beowulf
A cura di Massimo Bacigalupo.
Con un saggio di John RR Tolkien Testo inglese a fronte
pp. 318 – € 28,00
Fazi Editore
Isbn: 88-8112-317-7
di Chiara Marra.
“…Famed was this Beowulf: far flew the boast of him,
son of Scyld, in the Scandian lands.
So becomes it a youth to quit him well
with his father’s friends, by fee and gift,
that to aid him, aged, in after days,
come warriors willing, should war draw nigh,
liegemen loyal: by lauded deeds
shall an earl have honor in every clan…”
Tutta la genesi della letteratura tipicamente nord europea fatta di leggende draghi e magia che, nel XX secolo ha appassionato milioni di lettori specialmente con le opere di J.R.R Tolkien ha delle origini secolari che si riconducono al personaggio di Beowulf.
CENNI STORICI
Con questo personaggio della letteratura, creato da un autore ignoto, non solo prende vita un filone letterario fiorente, ma viene generato anche l’embrione della lingua inglese: infatti, la data di composizione di questo poema epico risale all’incirca al VII secolo a.C, cioè quando l’Impero Romano accusava i primi colpi di debolezza e le invasioni barbariche cominciavano il loro flusso in Europa.
In quella fase il latino era la lingua dominante che risentiva della fusione con i dialetti locali dando inizio al volgare.
Soprattutto i regni che compongono l’odierna Gran Bretagna, allora senza radici, si lasciò influenzare fortemente da questo fenomeno spianando la strada all’invenzione di un gran numero di composizioni poetico-creative che dettero origine alle varie forme di dialetti che generarono l’Old English cioè l’inglese antico.
Di tutta la produzione di quel tempo non rimangono notizie alquanto frammentarie dato che in quel tempo oscuro non c’erano testi scritti.
Fortunatamente, grazie alle fonti sopravvissute oralmente, vari secoli dopo, l’amanuense del clero Cotton Vitellius è riuscito ad unire tutte le piastrelle del mosaico che componevano la leggenda di Beowulf in tutto il suo fascino apparentemente semplice.
LA TRAMA
Beowulf è un cavaliere scandinavo della regione di Gaeta incaricato dal re danese Hrodgar di uccidere il cattivissimo orco ‘Øresund che spunta dalle paludi minacciando i popoli delle valli.
Il coraggioso cavaliere cercherà in tutti i modi di fronteggiare gli attacchi nemici sia con la forza fisica, ma soprattutto con quella interiore che gli permetterà di trovare una spada incantata che lo renderà invincibile.
Il racconto di Beowulf ha uno stile narrativo intenso: semplice e magnetico, pratico e schematizzato come la lingua latina, imbevuto in una metrica che richiama i poemi omerici.
In superficie la trama tende ad analizzare il viaggio di un uomo (ideale esteso all’umanità intera) che cerca di fronteggiare il male.
Scavando più in profondità nel personaggio, emerge invece un forte significato nascosto basato sulla forza della cristianità, sulla guerra interiore tra bene e male e sull’infinita rierca di un equilibrio della condizione umana regolata dal destino
UN CONSIGLIO
Per chi vuole leggere il libro in lingua originale in inglese antico è possibile trovare numerosi siti web che richiamano qualche passo dell’opera anche se la traduzione non è alquanto facile perché troppo distante dall’inglese attuale e più vicina al latino e al tedesco arcaico.
Volendo leggero quest’opera nella lingua inglese corrente è possibile rintracciare il volume di recente pubblicazione dello scrittore irlandese Premio Nobel per la letteratura nel 1995 Seamus Heaney.
In Italia l’opera risulta invece pubblicata da Fazi editore A cura di Massimo Bacigalupo con un saggio di J. R.R Tolkien Testo inglese a fronte € 28.00
Le terre
Composto verso il VII-VIII secolo d.C., Beowulf è la narrazione in forma di poema delle avventure di Beowulf, l’eroe scandinavo che salva i Danesi prima da Grendel, il mostro che sembra invincibile e, in seguito, dalla madre di Grendel. Quindi fa ritorno al proprio paese dove muore, ormai vecchio, in un tremendo combattimento contro un drago.
Il poema, scritto in lingua sassone, e tradotto in inglese da Heaney affronta il tema dell’incontro con ciò che è mostruoso, la sua sconfitta e la necessità di sopravvivere, ormai privi di forze, alla vittoria. Nei tratti di questa storia, remota e al tempo stesso, all’inizio del ventunesimo secolo, misteriosamente familiare, Seamus Heaney trova una risonanzache evoca il potere della poesia dalle profondità nascoste sotto la sua superficie. In Beowulf e nella sua immensa credibilità emotiva, Heaney regala a queste qualità epiche una realtà nuova e convincente agli occhi del lettore contemporaneo.
Completa il volume un saggio di John RR Tolkien dal titolo “Beowulf. I mostri e i critici”. Seamus Heaney è nato nell’Irlanda del Nord e ha studiato all’Università di Belfast. È autore di alcune delle raccolte di poesie più influenti del dopoguerra (North, Field Work, Station Island, Seeing Things) e di volumi di saggi critici altrettanto incisivi e generosi, fra cui Attenzioni/Preoccupations, l’edizione Il governo della lingua, e La riparazione della presa pubblicati da Fazi. Chiamato a insegnare alle Università di Harvard e Oxford, egualmente apprezzato nei paesi di lingua inglese e in Europa, nel 1995 ha ottenuto il Premio Nobel per la letteratura. Vive a Dublino. L’edizione del Beowulf tradotto da Heaney è stata ai vertici delle classifiche dei libri più venduti per molti.
Recensioni sulla stampa
David Fiesoli
Heaney riscopre “Beowulf”
Il Tirreno,
21/8/2002
Marilia Piccone
Il mitico eroe del Nord in un’edizione imperdibile
LIBRI,
20/6/2002
Andrea Molesini
Anglosassone canto funebre
Il Manifesto/Alias,
20/7/2002
Piero Boitani
Il Signore dei Mostri
Il sole 24 ore,
19/5/2002
Giuseppe Iannozzi
Beowulf
www.corriere.fantascienza.com,
9/6/2002
Seamus Heaney, definito da Robert Lowell il più importante poeta irlandese dopo Yeats, è anche il poeta contemporaneo di lingua inglese attualmente più conosciuto. Dalla provincia rurale a nord di Belfast, dove Heaney è nato nel 1939, l’eco dei suoi versi ha travalicato i confini della Contea di Derry, poi quelli d’Irlanda, del mondo anglosassone, fino a raggiungere una fama mondiale, attestata nel 1995 dalla consegna del Premio Nobel per la letteratura.
Primo di nove figli, Heaney viene da una famiglia contadina e comincia a scrivere versi al St. Joseph college di Belfast, sulla rivista dell’università celandosi dietro lo pseudonimo di Incertus. I suoi poeti di riferimento sono, inizialmente, Robert Frost e Ted Hughes, ma in seguito sulla sua poetica diventano sempre più influenti Wordsworth, Manley Hopkins, Thomas Hardy e anche Dante. Vero maestro per Heaney, però, è stato Patrick Kavanagh, poeta dell’Ulster che all’inizio degli anni Sessanta è ormai alla fine della sua produzione artistica. In questo periodo Heaney insegna, fa parte di un gruppo di poeti raccolti intorno ad un professore della Queen’s University, Philip Hobsbaum, e comincia a pensare seriamente ad una prima raccolta. Ha appena ventisei anni quando pubblica Eleven poems.
Negli anni successivi si susseguono Death of a Naturalist e Door into the dark; il prestigio del giovane poeta cresce, Heaney diventa docente ospite alla Università della California, collabora con “The New Statesman”, “The Listener” e con la BBC. Sono anni pieni di riconoscimenti ma anche anni in cui la tensione tra protestanti e cattolici si inasprisce, finché raggiunge il culmine con la domenica del 30 gennaio 1972, giorno del Bloody Sunday. Il fatto di sangue, con le tredici vittime cadute sotto i colpi dei militari inglesi, sconvolge Seamus Heany che abbandona la Queen’s University e espatria nell’Eire. Si rifugia in un isolamento riflessivo da cui nascono altre raccolte e, soprattutto, North, i cui versi consegnano alla poesia il ricordo degli scontri sanguinosi di cui fu spettatore. Docente all’Università di Harvard, viene nominato nel 1984 “Boylston Professor of Rhetoric and Oratory”; ricopre la prestigiosa cattedra di poesia all’Università di Oxford; vince il Premio Mondello (1993). Nel 1995 L’Accademia Svedese gli conferisce il massimo riconoscimento consegnandogli il Premio Nobel per la letteratura.
La lunga carriera artistica di Seamus Heaney si ferma, per adesso, al 1997 quando riceve un dottorato onorario all’Università di Oxford.